In poco più di mezz’ora Gattuso rompe un tabù e si toglie di dosso, almeno per una notte, il peso della sconfitta in campionato contro il Verona. Tutto facile per il Napoli, a parte gli ultimi 20′, contro uno Spezia parso molle come mai in questa stagione. In gol Koulibaly, Lozano, Politano ed Elmas tra il 5′ e il 40′, reti di Gyasi e Aacampora al 71′ e al 73′. Sarà stato l’entusiasmo ancora non sopito del 4-2 all’Olimpico di una settimana fa, sarà stato il pensiero allo scontro-salvezza contro l’Udinese di domenica, ma la squadra di Italiano ha il demerito di aver giocato solo dal 70′ in poi. Eppure, il tecnico di Karlsruhe non ha fatto troppo turnover per l’impegno settimanale: a parte il portiere Krapikas, preferito a Provedel, in campo dal 1′ c’erano sostanzialmente i titolari. Stessa mossa di Gattuso, passato però a un 4-3-3 rispetto al 4-2-3-1 utilizzato per il girone d’andata. Unica punta Lozano, con ai lati Politano e Insigne; arretrati Elmas e Zielinski, a centrocampo il tecnico ha scelto Demme come regista. Una mossa azzeccata, perché il Napoli ha dominato nell’ora abbondante in cui ha giocato col modulo nuovo e ha sofferto le ripartenze spezzine una volta tornato al vecchio schieramento. La vittoria significa semifinale per gli azzurri: tra Gattuso e la finale, ora, c’è solo l’Atalanta di Gasperini. Si gioca il 3 febbraio a Bergamo, il 10 a Napoli.
Primo tempo
Lo 0-0 dura appena 5 minuti. Da una punizione dalla destra la difesa spezzina fa confusione e non riesce a rinviare il pallone, che dopo una serie di rimpalli sbatte sulla traversa e finisce dalle parti di Hysaj. Il terzino albanese crossa in mezzo di prima intenzione e trova Koulibaly, che la gira di tacco in rete. L’ex Empoli ha poi il merito, un quarto d’ora dopo, di battere rapidamente una rimessa laterale che, dopo un lancio al volo di Demme, permette a Lozano di battere Krapikas per la seconda volta. Passano 10 minuti e Politano fa 3-0: Zielinski va al cross dalla sinistra, l’ex Roma anticipa il portiere con un morbidissimo tocco sotto e cala il tris. Il poker è servito dopo altri 10 giri d’orologio: Insigne si fa 50 metri palla al piede, taglia in due centrocampo e difesa liguri e dalla trequarti serve in area Elmas, che non può sbagliare e sigla il 4-0. Si va al riposo con questo punteggio.
Secondo tempo
La partita sembra chiusa, e per l’inizio della ripresa la sensazione pare confermata. Al 70′, però, il doppio cambio di Gattuso rivoluziona la sua squadra e l’intera partita: dentro Osimhen e Lobotka, fuori Elmas e Zielinski, gli azzurri tornano al 4-2-3-1 e perdono del tutto le misure. Lo Spezia, nel giro di due minuti, ne approfitta e va per due volte in gol: prima con Gyasi, che si fa trovare pronto su un cross basso di Acampora dalla destra, poi con lo stesso terzino che, al limite dell’area, raccoglie un suggerimento di Sema dalla destra e batte Ospina, tradito però da una deviazione decisiva della difesa. Sembra che lo Spezia possa segnare ancora, e infatti la squadra di Italiano alza il pressing e aumenta di molto la pressione nell’area azzurra. Non c’è però più tempo: il Napoli vince e tira un sospiro di sollievo, allo Spezia rimane l’amaro in bocca per un match che poteva andare diversamente.
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